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Il direttore del Consorzio Casera e Bitto spinge per legittimare i mangimi in alpeggio
Pozzi: «gli integratori al pascolo fanno bene»
Le lattifere iperproduttive, i mangimi a tutti i costi e i problemi che ne derivano. Su questi temiinsistono ancora i fautori di una produzione che guarda alla quantità e parla troppo di tradizione
Gerola celebra la Maschérpa de l múunt (d’Alpe)
Cheese time 05
Certo, è difficile da raccontare questa benedetta storia del Bitto,
in cui due realtà la più tradizionale dei "puristi" (appena 16 i produttori delle Valli del Bitto) e la più "marketing-oriented" della Dop (oltre 100 produttori) - spesso si specchiano e a volte si sovrappongono e si scontrano tra loro.
Il Bitto "Valli del Bitto" è prodotto ancor oggi sugli alpeggi della Valgerola e della Valle di Albaredo: appena munto il latte viene caseificato nei "calècc", ripari in muratura presenti in ogni pascolo. Grandi le differenze rispetto al Bitto "generico" fatto nelle altre vallate.
CheeseTime novembre 2003
Nel futuro un centro polivalente che sarà casera, museo e spaccio di vendita.
Surclassa la Dop il Bitto della tradizione.
Dopo aver disertato la 96esima Festa del Bitto di Morbegno, i produttori del Bitto "Valli del Bitto" si sono ritrovati per il loro primo concorso, che si è trasformato in una vera apoteosi del gusto e della consapevolezza. I "duri e puri" del formaggio più longevo d'Europa rifiutano insilati, integratori alimentari e fermenti lattici. E praticano le stesse tecniche casearie di mille anni fa